Porti

Ancip scrive a Bruxelles: “Porti, no alla tassazione”

Roma – In difesa dei porti italiani l’Ancip, l’associazione nazionale che riunisce 60 compagnia portuali, ha deciso di intervenire contro la decisione dell’Unione europea di chiedere all’Italia di “adottare opportune misure atte ad abolire la vigente esenzione dall’imposta sulle società per i porti ritenendo questi ultimi assoggettabili allo stesso regime di imposta sulle società che si applica alle imprese private”

Stanno per scadere infatti i termini di tempo concessi da Bruxelles all’Italia per replicare alle durissime osservazioni alla base dell’indagine per aiuti di Stato, aperta formalmente dopo più di un anno di riunioni e missive tra i tecnici del ministero dei Trasporti e la Dg Competition Ue.

In sostanza, l’Ue da tempo chiede all’Italia di adeguarsi agli altri Stati Ue riscuotendo le tasse – in particolare l’imposta sul reddito delle società, l’Ires – dalle quindici Autorità di Sistema portuale (Asp), da sempre esentate perché enti pubblici e diretta emanazione del Mit.

In sindacati hanno già scritto alla ministra Paola De Micheli per ottenere un contro risente sulla vicenda.

Per Bruxelles l’esenzione è una chiara infrazione dei principi del libero mercato: la Dg Competition che fa capo alla danese Margrethe Vestager ritiene che distorca la concorrenza, procuri indebiti vantaggi alle Asp, incida sugli scambi intra-Ue e sia una misura selettiva.