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Biden scopre che l’embargo al petrolio russo danneggerà anche gli Stati Uniti / Il caso

Il presidente americano chiede all’Europa di ammorbidire il divieto per evitare di trovarsi in difficoltà di fronte al proprio elettorato

Genova – Le posizioni eccessivamente rigide adottate da trader, banche e assicuratori nei confronti dei carichi petroliferi russi, così come il recente annunciato inasprimento delle sanzioni da parte dell’UE, hanno portato l’amministrazione Biden a chiedere silenziosamente all’UE e al Regno Unito di ammorbidire l’embargo recentemente annunciato sulle assicurazioni marittime nei confronti del petrolio russo. A renderlo noto è il Financial Times.

L’embargo è stato concordato alla fine di maggio, e ha esteso le sanzioni verso le navi battenti bandiera russa e di proprietà russa a tutte le navi che trasportano carichi russi (con alcune eccezioni). Quando entrerà in vigore, taglierà gli esportatori di energia russi fuori dal mercato dei Lloyd’s e dall’International Group of P&I Clubs.

Inoltre, taglierà i carichi russi da gran parte del mercato riassicurativo.

L’attesa dell’embargo, come prevedibile, sta già avendo un impatto sul mercato. Gli assicuratori nel Regno Unito e nell’UE sono già oggi riluttanti a coprire le navi che trasportano petrolio russo, ed è probabile che gli effetti di queste prime decisioni di auto-sanzione cominceranno a farsi sentire pesantemente a luglio, secondo diversi analisti.

L’amministrazione Biden teme che un divieto totale di assicurazione renderebbe quasi impossibile il commercio di petrolio russo, il che a sua volta rimuoverebbe dal mercato fino all’8% dell’offerta mondiale di greggio. In effetti, questo è l’obiettivo dichiarato dell’embargo, ma gli Stati Uniti sembrano essere alla ricerca di una soluzione che taglierà le entrate della Russia senza decimare l’offerta globale. Un compromesso decisamente complesso da raggiungere.

Lo shock dell’offerta che deriverebbe dal “successo” dell’embargo petrolifero alla Russia ha già provocato un ulteriore balzo dei prezzi dell’energia. Un fattore politicamente esplosivo, considerato che si avvicinano le elezioni di medio termine negli Stati Uniti.

Secondo recenti stime, l’esclusione della Russia dal mercato petrolifero globale provocherebbe un aumento del prezzo del greggio compreso tra il 20% e il 30% e che ciò avrebbe un impatto significativo sull’economia globale, non solo sulla Russia.

E’ per questo motivo che l’amministrazione Biden starebbe chiedendo ai suoi partner europei di ammorbidire il divieto di assicurazione marittima in modo da consentire alcune esportazioni di petrolio russo, ma solo per carichi venduti al di sotto di una certa soglia di prezzo. Il Financial Times scrive che questa proposta non piace molti ai governi dell’UE, che hanno già votato a favore di un divieto completo di assicurazione e non avrebbero, pertanto, intenzione di rivedere la propria posizione.