Interviste Logistica Porti

Concessioni, Rixi: “Situazione troppo parcellizzata, ma in futuro si tenga conto del peso dei singoli porti”

“E’ difficile riuscire a fare tutto questo senza una condivisione dell’intero cluster: dobbiamo rilanciare il sistema nel suo complesso, in modo che tutti sentano protagonisti della trasformazione”

Livorno – “Lo sviluppo integrato della catena logistica, nei piani del MIT, deve tenere conto del benessere e del miglioramento della qualità della vita delle aree interessate agli investimenti – ha detto Edoardo Rixi, rispondendo alle domande del direttore Teodoro Chiarelli in apertura dei lavori di ShipMag Colloquia – Siamo molto attenti a questo tema, non a caso stiamo lanciando opere di grande respiro come il ponte sullo Stretto, che non è un ponte che collega Messina alla Calabria, ma un’opera che vuole cambiare il paradigma di percezione del nostro Paese a livello mondiale: non è vero che nel Sud Italia non si può investire, anzi, possiamo ancora una volta dimostrare che la nostra industria può strabiliare il mondo”.

A proposito della non sempre facile convivenza fra zone portuali e abitanti, Rixi ha spiegato che la tutela delle aree abitate è uno dei primi obiettivi del Ministero e che “il confronto deve essere acceso, così come deve esserlo in materia di canoni concessori e dei Pef (piani economico finanziari, ndr) delle concessioni portuali, omogeneizzando una situazione che a livello nazionale spesso è parcellizzata ma creando anche differenze da scalo a scalo in funzione della strategicità del porto stesso e della densità dell’area. E’ difficile riuscire a fare tutto questo senza una condivisione dell’intero cluster: dobbiamo rilanciare il sistema nel suo complesso, in modo che tutti sentano protagonisti della trasformazione e consentano al nostro Paese di non subire le trasformazioni dell’economia mondiale ma di poterle cavalcare. Chiediamo a tutti, nei prossimi mesi, di poter condividere insieme degli obiettivi e risolvere situazioni che nella portualità l’Italia si sta trascinando da decenni e che oggi è il caso di iniziare ad affrontare”.