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Concorrenza sleale, FMC punta ancora i riflettori sui big del trasporto container

Washington – Si stringe la morsa della Federal Maritime Commission (FMC), la Commissione marittima federale USA, nel tentativo di reprimere possibili violazioni delle norme sulla concorrenza. E’ di ieri l’annuncio dell’adozione di misure più restrittive da parte di FMC per indagare sulla gestione delle tariffe di nolo cresciute in modo esponenziale in seguito all’impennata della domanda di beni dall’Asia agli USA. Aumenti che hanno accesso ad inizio ottobre i riflettori dell’autorità statunitense sulle pratiche speculative delle compagnie di trasporto container.   

FMC ha annunciato che le tre più grandi alleanze armatoriale del mondo – 2M, THE Alliance e OCEAN Alliance – saranno ora tenute ad inviare i dati commerciali specifici di ogni singolo vettore su base mensile, anziché trimestrale come prevedevano le linee guida precedenti. Per capire se ci sono state violazioni, il Bureau of Trade Analysis (BTA) di FMC pensa di fare affidamento sulla comparazione dei dati riservati in possesso delle compagnie di navigazione e di quelli disponibili pubblicamente sul settore per monitorare in modo più circostanziato le tariffe di trasporto applicate dagli armatori e le tendenze del mercato dei servizi.

“La BTA ha stabilito che, a causa delle recenti fluttuazioni nei mercati, necessita di ricevere i dati commerciali chiave direttamente dai vettori delle rispettive alleanze su base più frequente al fine di poter fare una valutazione più oggettiva e tempestiva in merito ai cambiamenti tariffari nei traffici transpacifici e transatlantici, cercando di tracciare alla Commissione un quadro della situazione il più trasparente possibile”, ha detto il FMC in una nota.

La decisione arriva dopo l’annuncio della scorsa settimana da parte dell’autorità statunitense di voler indagare in particolare sul ruolo dei vettori in merito a 150 milioni di dollari di tasse aggiuntive applicate nei porti degli Stati Uniti con i compensi delle controstallie. “Le tre principali alleanze armatoriali a livello globale hanno in questo momento la nostra massima priorità in termini di controllo, dal momento che queste alleanze sono nelle condizioni potenziali per causare effetti negativi sul mercato”, ha affermato FMC.

“Se emergesse qualche indicazione di comportamento che potrebbe violare gli standard di concorrenza nella sezione 6 (g) dello Shipping Act, cercheremmo immediatamente di affrontarle con discussioni dirette con il vettore. Se fosse necessario, la FMC potrebbe anche rivolgersi alla Corte Federale per chiedere un’ingiunzione e imporre la corretta applicazione degli accordi contrattuali sottoscritti dalle alleanze”, ha concluso il presidente della FMC, Michael Khouri