Trieste – «Degli accordi che abbiamo siglato con la China Communication Construction Company (CCCC) la componente che è andata più avanti è quella relativa allo sviluppo della filiera del vino in Cina. In questi giorni avremmo dovuto avere un incontro importante, il primo diretto tra produttori, commercianti e controparte cinese, ma è stato sospeso», a causa dell’emergenza coronavirus. Lo ha detto in un forum all’agenzia Ansa il presidente dell’Autorità portuale di Sistema del Mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino.
I Memorandum d’Intesa siglati con CCCC nel marzo scorso nell’ambito della visita del presidente cinese Xi Jinping a Roma e Palermo, ricorda D’Agostino, poggiano su «tre punti fondamentali», il cosiddetto trihub: la possibilità di investimenti cinesi «sulla componente ferroviaria dello sviluppo del porto»; l’avvio di una «collaborazione tra porto di Trieste e CCCC per la realizzazione di una grande piattaforma logistica a Kosice, in Slovacchia» e lo sviluppo e il sostegno all’export di prodotti italiani in Cina, concentrata inizialmente sullo sviluppo della filiera del vino.