Formazione Lavoro

A Genova il nuovo corso per i terminalisti del futuro

Nuovo ITS

L’Accademia della Marina Mercantile presenta il nuovo corso ITS “Tecnico Superiore per la Gestione dei Processi di Automazione in Ambito Portuale” 

Genova – In un mondo che cambia rapidamente, avere capacità di adattamento è una necessità. Discorso che ben si presta anche al mondo della logistica, che tra conflitti, pandemia e diverse velocità economiche sta vivendo un momento di profonda trasformazione. L’Accademia della Marina Mercantile di Genova, che forma buona parte degli ufficiali di bordo dell’armamento italiano, ha presentato oggi nella sua sede di Villa Candida il nuovo corso ITS “Tecnico Superiore per la Gestione dei Processi di Automazione in Ambito Portuale”, il cui bando aprirà il prossimo Luglio.

«La nuova figura che andremo a formare non sarà solo un tecnico, perché dovrà conoscere in maniera approfondita il mondo portuale e della logistica», afferma Paola Vidotto, Direttore dell’Accademia della Marina Mercantile. «Dobbiamo sottolineare inoltre che non esiste, nel panorama nazionale, un percorso professionale simile. Anche perché il corso ITS che andiamo a promuovere dalla prossima estate è la sintesi di un processo di audit svolto con aziende del territorio, istituzioni e sindacati».

Sviluppato in partnership formativa con IMT Intermodal Marine Terminal/MessinaPSA SECHPSA Genova Prà, Terminal San Giorgio,e con il contributo di APM Terminals sulla parte teorica, il corso richiederà per l’accesso l’avere un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, la cittadinanza europea, il Diploma quinquennale di Scuola Secondaria Superiore e la conoscenza della lingua inglese. Il corso si articola su due annualità per una totalità di 2000 ore, 1200 di aula e 800 di stage, e sarà aperto a 25 partecipanti.

Era la primavera del 2021 quando l’Accademia, che vanta anche una sede ad Arenzano per i servizi di hôtellerie di bordo, ha condotto un’analisi dei bisogni formativi presso i Terminal MessinaPSA Sech e PSA Genova Prà, realizzando una serie di audit con i responsabili delle risorse umane e i referenti dei diversi settori operativi. L’analisi trasversale, condotta anche in accordo con le sigle sindacali CGIL, Cisl e UIL, e con il supporto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha evidenziato alcuni fabbisogni formativi comuni declinabili in percorsi e profili professionali.

«Il Tecnico che uscirà dal percorso biennale avrà competenze specifiche, ma saprà anche leggere la realtà e le analisi economiche che lo circondano», prosegue Vidotto, alla guida dell’Accademia dal 2019. «Il nostro obiettivo di creare una figura completamente nuova, che non ha eguali nel panorama nazionale, incontra la necessità degli operatori di avere persone con alta professionalità e con competenze precise». Figure di cui i terminal e le compagnie hanno estremo bisogno, che sappia pianificare i processi di automazione, ma che sia anche in grado di guardare oltre al perimetro delle banchine, per lavorare in anticipo sulle sfide del domani.