Shipping e Logistica

Il mercato container regge, i conti delle compagnie no / Analisi

In Borsa le quotazioni dei titoli delle compagnie hanno accelerato il loro declino nel quarto trimestre del 2023 in un contesto di debolezza operativa più ampia

Londra – I volumi globali di container movimentati nel mondo, secondo Container Trades Statistics Limited (Cts), hanno registrato un aumento su base annua del 12,8% a settembre 2023, un dato che secondo Simon Heaney, senior manager in Container Analysis presso Drewry, esprimono apparente miglioramento dello stato di salute del settore.

Heaney sottolinea come il rallentamento del trasporto marittimo di container si sia materializzato nella seconda metà del 2022 e sia progressivamente peggiorato con il passare dei mesi: “Settembre 2022 è stato il secondo mese più lento dell’anno, con un calo su base annua dell’8,5%”.  

Ora, rispetto a settembre 2019 (pre-pandemia), l’ultimo conteggio mensile di Cts per ha segnato un aumento del 9,7%.

A prima vista, secondo Heaney, l’aumento di quasi il 13% su base annua “potrebbe farci dubitare del turbinio di sentiment negativo che attualmente circonda il mercato”. Tuttavia, la cifra è più “un sottoprodotto statistico che un segno di ripresa della domanda”. In questo senso, Heaney si affretta a indicare che “il risultato di settembre è sceso dell’1% su base mensile ed è stato solo il tredicesimo mese più trafficato del decennio”.

Non è comunque il caso di essere disfattisti: “Le cose stanno andando nella giusta direzione e i futuri rapporti Cts probabilmente continueranno a registrare tassi di crescita ‘impressionanti’ anche nei prossimi mesi”.

Secondo l’analisti, “tutte le regioni hanno importato di più nel confronto anno su anno, con incrementi a doppia cifra in Nord America ed Europa, due delle regioni più in ritardo. Ciò ha contribuito a far sì che le esportazioni asiatiche siano aumentate del 21% su base annua a settembre, mentre quelle dell’Asia meridionale e del Medio Oriente hanno registrato una forte crescita del 12% su base annua. L’Oceania (-6,5%) e l’Europa (-1,8%) sono state le uniche regioni con meno esportazioni di container nel mese”.

La crisi dei bilanci

Ma il mercato rimane in ansia e non sembra potersi rasserenare, per ora, nemmeno dopo il moderato ottimismo espresso da Heaney. In Borsa le quotazioni dei titoli delle compagnie hanno accelerato il loro declino nel quarto trimestre del 2023 in un contesto di debolezza operativa più ampia, spiega Aditi Niranjan, analista della Drewry, che sottolinea che “le azioni del settore sono precipitate a partire dalla fine del secondo trimestre del 2023”. 

“L’indice Drewry Container Equity è crollato del 16,9% dal 30 giugno al 9 novembre 2023: mentre l’indice è sceso del 4,1% nel terzo trimestre del 2023, il tasso di declino ha accelerato nel quarto trimestre, registrando il 13,3% in meno da inizio trimestre (9 novembre), il che significa che gli investitori stanno vendendo preventivamente la loro partecipazione nel settore a seguito dei deboli risultati finanziari del terzo trimestre”.

Solo Evergreen ha fatto eccezione, segnando un aumento del 12,3% nello stesso periodo grazie a un aumento del 20,2% nel terzo trimestre del 2023, derivato però dal pagamento di dividendi in contanti dalle società controllate.

Maersk e Hapag-Lloyd hanno registrato rispettivamente una flessione del 20,7% e del 31% nel trimestre, presentando i cali maggiori tra le maggiori compagnie di navigazione. Cosco Shipping ed Evergreen hanno riportato cali inferiori, rispettivamente dell’1,5% e del 6,6%.

Anche le compagnie di navigazione taiwanesi hanno registrato un calo record, ma il loro ritmo di declino è rallentato nel quarto trimestre. Yang Ming e Wan Hai sono diminuite rispettivamente dell’8,5% e del 4,7%, rispetto ai cali del 30,1% e del 20,7% del terzo trimestre.

Secondo Niranjan, il mercato complessivo ha mostrato debolezza negli ultimi mesi, “ma il settore del trasporto marittimo di container è notevolmente peggiorato e, come se non bastasse, ci sono ancora altre sfide da affrontare, come l’eccesso di offerta che raggiungerà il massimo storico entro la fine del 2023 e non potrà che aumentare nei prossimi anni, esercitando pressione sul mercato spot e sulle tariffe contrattuali per lungo tempo”.