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Crociere, Donald: “Cerchiamo liquidità in Europa. Gli ordini? Potrebbero esserci cancellazioni”

Miami – I problemi di liquidità esistono, tanto che il gruppo Carnival – che ha già chiesto l’accesso a vecchie linee di credito con le banche – sta cercando di mettere al sicuro “pacchetti di incentivi da parte di altri governi” dopo essere stata esclusa da quelli americani. Nel dettaglio Carnival finora ha raccolto oltre 6 miliardi di dollari di debito e capitale proprio quest’anno dopo aver attinto a 3 miliardi dalle sue linee di credito. “Ci sono opportunità in Germania, nel Regno Unito e in Italia per garantirci ulteriore liquidità”, ha detto il ceo Arnold Donald in videoconferenza. Ed è per questo che “Carnival si sta preparando allo scenario peggiore”: ovvero, a fare funzionare il gruppo senza entrate “per qualche tempo”. “La nostra speranza è che il debito possa essere esteso. Vogliamo avere la certezza di essere pronti alla ripartenza, quando il mercato lo consentirà. Stiamo facendo tutto il possibile per prenderci cura degli equipaggi e gestire al meglio le navi durante questa pausa forzata”. Dall’inizio di quest’anno, il prezzo delle azioni Carnival è diminuito del 75% .

Le crociere intanto si preparano a rivoluzionare il modello organizzativo, tanto che gli Usa potrebbero in futuro chiedere agli over 70 una certificazione medica prima di salire a bordo di una nave da crociera: “Al momento – ha detto Donald – non sappiamo cosa succederà e non abbiamo notizie di deroghe, né di nuovi regolamenti. Posso solo dire che la domanda resiste: abbiamo prenotazioni sia per questa estate che per il 2021 “Vogliamo assicurarci di essere in grado di avere successo una volta che il settore si rimetterà in moto”, ha commentato.

Per quanto riguarda le 18 navi di prossima consegna e in generale il portafoglio ordini di Carnival che si estende fino al 2025 , Donald ha ammesso che “la maggior parte delle nuove costruzioni potrebbe essere ritardata, visto che i cantieri navali sono attualmente chiusi”. Donald ha specificato che la compagnia “sta dialogando con i cantieri navali su scadenze, ritardi e possibili cancellazioni”.