Genova – Tutto pronto, al cantiere navale di Sestri Ponente (Genova), per la presentazione della prima nave della flotta Virgin: la Scarlet Lady, realizzata da Fincantieri su richiesta del miliardario-visionario Richard Branson. La Scarlet Lady sarà presentata al pubblico di addetti ai lavori e giornalisti mercoledì 13 febbraio, con una cerimonia che si preannuncia – come quelle che l’hanno preceduta – “pirotecnica”.

Il dossier cantieri nelle mani dell’Ue
“Le regole di concorrenza sono state elaborate tempo fa quando ancora non c’era, almeno ai livelli attuali, il mercato globale, riproporle adesso e continuare ad applicarle in modo pedissequo è un errore”. Lo ha detto nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in riferimento alla proposta di fusione Fincantieri-Stx, su cui la Commissione europea ha sollevato timori per la concorrenza. Conte ha spiegato di aver parlato di questo dossier con la presidente Ursula von der Leyen. Riferendosi sempre alla fusione Fincantieri/Stx Conte ha aggiunto che “da parte del sistema Italia c’è molta attenzione su questo progetto industriale” e che applicare le norme di concorrenza in modo pedissequo è “autolimitativo per i nostri campioni industriali: dobbiamo favorire la crescita dei nostri campioni che competono con il mercato globale come in questo caso e vanno messi nelle condizioni per poterlo fare”. Per questo “dobbiamo applicare le regole di concorrenza già adesso con prudenza e ragionevolezza”. Recentemente la Commissione ha esteso la scadenza della decisione finale sulla fusione tra Fincantieri e Stx (Chantiers de l’Atlantique), inizialmente prevista per il 17 marzo, al 17 aprile in accordo con le parti e sulla base del regolamento Ue sulle fusioni. Il tempo supplementare serve alle parti per sottomettere ulteriori informazioni oppure nuovi impegni per convincere l’antitrust Ue a dare il via libera all’operazione. Impegni che riguardano rimedi per superare i problemi di concorrenza sollevati da Bruxelles. A fine ottobre la Commissione aveva avviato un’indagine approfondita ritenendo che ‘in un mercato già concentrato e con limitazioni di capacità, l’operazione proposta possa eliminare l’importante forza concorrenziale rappresentata da Chantiers de l’Atlantique”.
L’Antitrust Ue aveva rilevato “ingenti ostacoli all’ingresso nel mercato della costruzione di navi da crociera, dovuti alla natura altamente complessa di questo settore, in cui sono richieste, in particolare, infrastrutture specifiche, consolidate competenze ingegneristiche e progettuali, così come notevoli capacità di gestione per coordinare le centinaia di fornitori e subappaltatori che intervengono in tutto il processo di costruzione”. Il Garante Ue aveva anche stabilito in via preliminare che “non è presumibile l’emergere di nuovi costruttori qualificati in tempo utile a contrastare i probabili effetti negativi dell’operazione, che potrebbe quindi ridurre seriamente la concorrenza in questo mercato determinando un innalzamento dei prezzi, una riduzione della scelta e un freno all’innovazione”.