Crociere Primo Piano

Dalle attrezzature mediche alla sanificazione: come cambieranno le navi da crociera / L’analisi

Milano – Le crociere del futuro? Saranno molto diverse da quelle che conosciamo. Più sicure per la salute di passeggeri e marittimi, meno “mass market” e – probabilmente – meno a buon mercato rispetto al recentissimo passato.

E’ il prezzo dell’adeguamento al post-virus, ma è soprattutto un’esigenza alla quale nessun operatore turistico, in mare e a terra, potrà sottrarsi. Se è vero che molte compagnie aeree low cost rischieranno di sparire perché impossibilitate a mantenere le tariffe al di sotto della nuova soglia di sopravvivenza, per le compagnie cruise sarà paradossalmente più facile restare sul mercato. Ma, appunto, con costi decisamente superiori e con standard di safety e security che non potranno che impattare sul prezzo del prodotto. Quanto? Al momento è presto per capirlo: l’emergenza non è ancora finita e le autorità sanitarie dei singoli Paesi non hanno ancora definito standard e “limiti” del turismo che verrà.

Certo è che, leggendo il documento approvato dagli Stati Uniti e ribatezzato “No sail order”, si intuisce quanti sforzi affrontare le compagnie per rispettare quella che verosimilmente è solo la prima parte di una serie di innovazioni che saranno rese obbligatorie una volta chiusa la drammatica parentesi Covid-19.
Ecco, in sintesi, i primi sette punti sui quali gli armatori dovranno intervenire.

1. Gli operatori di navi da crociera devono sviluppare, attuare e immediatamente (entro sette giorni dalla firma del presente ordine) mettere in atto un solido piano per prevenire, mitigare e rispondere alla diffusione delle malattie a bordo delle navi da crociera. Il piano deve essere presentato a Health and Human Services, al CDC e alla US Coast Guard entro sette giorni.

2 . Sulle navi dovrà essere garantito il monitoraggio dei passeggeri e dei lavoratori marittimi che accusino problemi respiratori acuti. Il monitoraggio a bordo dovrà essere garantito attraverso controlli di temperatura e screening medico, e andrà indicata la frequenza di monitoraggio e screening. Indispensabile sarà l’addestramento continuo dell’equipaggio su come rilevare e gestire potenziali focolai.

3 . Il centro medico delle navi dovrà fornire un livello di assistenza simile a quello che un paziente troverebbe in una struttura a terra. Ciò include attrezzature quali ventilatori, maschere e dispositivi di protezione individuale. Non sarà più sufficiente un banale studio medico con attrezzature di primo soccorso.

4. È necessario predisporre un piano di gestione e risposta alle eventuali epidemie per assistere una nave da crociera interessata, ad esempio la mobilitazione di ulteriori navi da crociera o altre navi che possano fungere da nave “ospedaliera” per la quarantena. Dovrà essere dimostrata la capacità di trasportare le persone tra le differenti navi secondo necessità.

5. E’ obbligatorio predisporre un piano di assistenza medica che affronti sia l’assistenza a bordo sia l’evacuazione negli ospedali a terra per le persone gravemente malate.

6. E’ obbligatorio predisporre una pianificazione logistica dettagliata per l’evacuazione e il rimpatrio degli ospiti, sia cittadini statunitensi che cittadini stranieri, nelle rispettive comunità e paesi di origine tramite governi stranieri o trasporto privato anche con voli charter. In ogni fase della pianificazione le compagnie dovranno garantire la salute di passeggeri e marittimi.

7. Dovranno essere adottati dettagliati protocolli di pulizia e, nel caso di diffusione di malattie, disinfezione delle navi.