Tra i rilievi fatti dai tecnici, la qualità dell’aria e la vicinanza delle case. Chiesti chiarimenti sul cantiere per valutare l’impatto sulle aziende vicine, sul traffico, sulle attività in terra e in mare. Il governatore Toti: “Nessuno scontro con il Comune”
Genova – Lo spostamento dei depositi chimici nel porto di Genova? Avanti tutta sul progetto di trasferimento a Ponte Somalia da Multedo degli impianti di Superba e Carmagnani. Il sindaco Marco Bucci non ha dubbi, nonostante i 22 rilievi fatti dagli uffici della Regione a cui l’azienda ha tempo solo fino al 5 aprile per rispondere. “E’ ovvio che ci siano osservazioni ha detto il primo cittadino – E’ ovvio che valutare una cosa che non è così banale, crei osservazioni a cui bisogna rispondere. Quindi si risponde e si va avanti, esattamente come è successo con il tunnel e addirittura con il Ponte San Giorgio che aveva creato una trentina di osservazioni, tutte risolte. Gli enti ci sono apposta per fare osservazioni e chiedere cambiamenti, ma che siano in senso positivo. Che gli enti facciano questo lavoro, che dicano le cose che devono essere migliorate ed è giusto che vengano migliorate, così facendo si fanno le cose sempre meglio. Le procedure servono a questo. Io sono confidente che ci porteranno al risultato anche a breve. Quello che stiamo facendo oggi per Multedo è un grandissimo lavoro: noi spostiamo i depositi da cinque metri dalle case a molto più in là”. Esiste eventualmente un piano B? La replica è netta: “Ho sempre detto che non appena arriva un’ipotesi migliore di quella, la prendiamo in considerazione immediatamente. Vorrei notare che qualcuno ha promesso ipotesi assolutamente diverse da Ponte Somalia, se mi ricordo bene anche in campagna elettorale e se mi ricordo bene anche di recente un grande esponente del Pd, però queste idee io non le vedo. Nessuno ha dato consigli, ha detto si fanno là invece che lì. Ora come ora ponte Somalia è la soluzione migliore“.
A sua volta il presidente della Liguria, Giovanni Toti, nega che ci sia una contrapposizione fra Regione e Comune. “Escludo che le osservazioni degli uffici regionali possano mettere in difficoltà il trasferimento. Mi sembrano osservazioni che possono avere risposte in un tempo molto breve. Poi, come dice il documento stesso, sarà il ministero dell’Ambiente a pronunciarsi: si tratta di una Via (valutazione di impatto ambientale) nazionale in un porto a valenza nazionale, con un’autorità di sistema portuale che fa da guida a questo progetto“. E ancora: “Politicamente, per quanto riguarda la Regione non c’è nulla che ostacoli o distingua l’ente da quelle che sono le decisioni del Comune e di Adsp circa la risistemazione del porto. E’ chiaro che l’ultima parola spetterà agli uffici romani. Abbiamo semplicemente rilevato alcune questioni tecniche relative alla pratica”.
In realtà, a leggere le 22 richieste di chiarimenti e integrazioni di documenti alla società Superba (che ha tempo fino al 5 aprile per rispondere, altrimenti il progetto sarà respinto e archiviato),non si tratta di questioni di poco conto, anche se la Regione in una nota sostiene che “le prescrizioni che Superba dovrà presentare entro 15 giorni, in particolare per le sostanze allo stato gassoso che richiedono analisi di eventuali dispersione delle sostanze movimentate, sono un atto normale e dovuto che non contengono nessuna valutazione di merito”.
Tra i rilievi fatti e a cui dovrà essere data una risposta, uno riguarda la qualità dell’aria e la vicinanza delle case. Un elemento che potrebbe risultare decisivo. Secondo gli uffici tecnici, nel progetto sono state scritte anche delle affermazioni non esatte. “L’affermazione che nell’area non siano presenti recettori nelle immediate vicinanze non è corretta – scrivono i tecnici – Le case più vicine sono a meno di 300 metri dalla radice di Ponte Somalia”. L’ufficio dice inoltre che servono nuovi elementi per valutare eventuali pericoli per la movimentazione delle sostanze “in fase gassosa”. Servono anche chiarimenti sul cantiere per la costruzione dei serbatoi in cui sarebbero stoccati i prodotti chimici per valutare l’impatto sulle aziende vicine, sul traffico, sulle attività in terra e in mare.