Logistica

Dopo il crollo, per il viadotto sul Magra spunta l’ipotesi del “ponte leggero”

Genova – Per risolvere il collegamento stradale così fondamentale per quella zona, potrebbero volerci diversi anni. E così il ponte sul fiume Magra, quello crollato ad inizio mese, dopo che le campate hanno ceduto di schianto all’improvviso, rischia di rimanere uno scheletro.

La comunità locale a poco meno di 20 giorni di distanza chiede che quell’arteria fondamentale venga ripristinata. Per far ripartire l’economia di quel territorio.

Intanto il pedaggio autostradale è stato sospeso, ma non basta. La ricostruzione sarà lunga: senza commissario – che ad oggi non è ancora stato nominato – non si può partire. E’ un ruolo che pochi vogliono, visto che i poteri straordinari non saranno come quelli di cui gode Marco Bucci per la ricostruzione del Morandi.

Fincantieri, il colosso delle costruzioni navali che sta realizzando anche il viadotto sul Polcevera a Genova, si è candidata al completare l’opera. Ma c’è un modo più rapido per collegare di nuovo Toscana e Liguria.

Risulta a ShipMag che sul tavolo ci sia anche la disponibilità di Tubosider, azienda che ha stabilimenti in tutto il mondo e la sede ad Asti, a costruire una struttura provvisoria in pochissimo tempo. In attesa cioè di nominare il commissario, fare le gare e realizzare la struttura definitiva. Il nuovo “ponte leggero” potrebbe far risparmiare tempo e garantire il ripristino dei collegamenti.