Porti

Genova e Savona, portuali in cassa integrazione. Solo Spinelli e Psa rimangono a pieno organico

Genova – La crisi del Covid colpisce duro. I due principali porti container italiani registrano cali importanti sul fronte dei volumi (anche -40%) e gli operatori sono costretti a mettere in cassa integrazione i portuali.

A Genova tutti i terminal hanno deciso di accedere agli ammortizzatori sociali. L’elenco, come raccontano i sindacati, è lungo: Messina, Derna, San Giorgio, Gmt, CSM, Sech, Terminal Rinfuse, Stazioni Marittime, Gnv. A Savona anche il terminal auto è ricorso alla cassa.

Rimangono al momento a pieno organico il terminal di Psa di Voltri-Pra’ e la banchina di Spinelli. Intanto oggi ci sarà un incontro in video conferenza tra i terminalisti di Confindustria e l’Autorità portuale per affrontare alcune problematiche sensibili per il futuro degli scali di Genova e Savona, tra cui la possibilità di sospendere i canoni delle concessioni.