Lo ha detto il ministro nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente alla Camera facendo una ricognizione sullo stato di attuazione del Piano
Roma – “Nel piano di attuazione del PNRR siamo in anticipo. Così come sugli investimenti abbiamo distribuito il 98% delle risorse disponibili”.
Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso dell’audizione in Commissione Ambiente alla Camera, durante la quale si è soffermato sugli obiettivi previsti dal PNRR per il 2022: “Sono sette, di cui tre riferiti a investimenti e quattro a riforme”. (in allegato le slide)
Delle quattro riforme previste per l’anno in corso due sono state anticipate nel 2021. Si tratta della semplificazione normativa e il rafforzamento della governance per la realizzazione degli investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico e della semplificazione procedurale per la pianificazione strategica in ambito portuale. Entrambe le riforme sono state realizzate con il decreto legge n. 121/2021 convertito nella legge n. 156/2021.
Le altre due riforme riguardano l’aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali e la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing nei porti.
Nel suo intervento il ministro Giovannini si è anche soffermato sugli strumenti di progettazione e valutazione adottati dal MIMS per far sì che l’attuazione dei progetti del PNRR e la loro governance rispettino i principi del G20 sugli investimenti infrastrutturali sostenibili.
“Con la riforma approvata dal PNRR, l’iter per il contratto di programma di Rfi è di otto mesi” ha affermato Giovannini, ricordando che “gli obiettivi della riforma sono quelli di assicurare maggiore rilevanza agli indirizzi delle autorità competenti e uno snellimento delle procedure “con tempi definiti per legge, con i quali è possibile affrontare la sfida del PNRR”.