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Grimaldi: Acl dice addio alla bandiera inglese. Per colpa della Brexit

Milano – Le cinque navi della flotta Acl, società controllata dal Gruppo Grimaldi, lasceranno la bandiera inglese dopo che il Regno Unito uscirà dall’Unione europea. La notizia arriva direttamente dall’armatore napoletano Emanuele Grimaldi che ha confermato un’indiscrezione che era da tempo nell’aria, promettendo tuttavia di voler fare ritorno sotto il vessillo rosso (Red Ensign) nel momento in cui venisse revocata la minaccia della doppia imposizione fiscale che potrebbe materializzarsi con la Brexit.

Grimaldi ha anche affermato che, in attesa della modifica del Registro navale, non ci sarebbe alcun impatto sulla forza lavoro britannica che lavora in Acl, società che gestisce le più grandi navi multipurpose container al mondo, con sedi a Liverpool e Londra. La decisione dell’armatore italiano è stata accolta dal cluster marittimo britannico come un grave danno d’immagine, dopo che 5 anni fa l’arrivo delle prime due unità della flotta Acl era stato visto come il segnale di una nuova stagione per la bandiera inglese. Bandiera che, prima della Brexit, ambiva a diventare tra le più importanti al mondo attirando nuovo tonnellaggio e importanti compagnie marittime, che negli anni passati avevano scelto di dismettere il vessillo rosso. Ora, a quanto pare, la storia si ripete come testimoniano i numerosi addii collezionati negli ultimi mesi da parte di importanti compagnie internazionali a causa dell’incertezza alimentata proprio dalla Brexit.

Al momento, Grimaldi non ha ancora comunicato sotto quale bandiera finiranno le navi Acl, ma poiché la compagnia è registrata in Svezia è probabile che saranno registrate nel Paese svedese o in un altro Stato membro dell’Ue. Magari Malta o Gibilterra. Il passaggio per il trasferimento delle navi sotto un’altra bandiera non è stato reso noto. Ma The Maritime & Coastguard Agency, l’agenzia marittima che gestisce la bandiera inglese, ci ha però tenuto a puntualizzare di non aver ancora ricevuto alcune richiesta di rimozione delle navi da parte del gruppo Grimaldi. Anche se la decisione dell’armatore italiano sembra ormai presa, nulla però sembra definitivamente compromesso fanno sapere dal quartier generale del gruppo italiano. Anzi, l’armatore, contattato telefonicamente, ha definito la “bandiera inglese tra le migliori al mondo” e “di essere disposto ad iscrivere nel Registro navale di Sua Maestà altre navi, oltre alle 5 della flotta Acl, ma ad una condizione: che il Regno Unito e l’Ue trovino un accordo ragionevole e che venga eliminata una volta per tutte la modifica della doppia imposizione fiscale”.