Così il comandante generale in audizione alla commissione Trasporti della Camera
Roma – “L’organico della Guardia costiera è composto da 11mila operatori. L’ottimale sarebbe arrivare a 14mila, ma possibilmente almeno a 12mila. Questo per servire al meglio il cittadino”. Così il comandante generale della Guardia costiera, ammiraglio Nicola Carlone, in audizione alla commissione Trasporti della Camera. Inoltre Carlone ha anche sottolineato l’aumento dei compiti per il Corpo, determinato, tra l’altro, “dalla diga di Genova che richiederà un surplus di lavoro, dal Mose, dal ponte sullo Stretto quando partirà e da tutte le opere del Pnrr, con i traffici marittimi che stanno crescendo”.