Pechino – La pandemia potrebbe accelerare sensibilmente il processo di consolidamento tra vettori aerei cinesi, date le “sfide senza precedenti” che l’industria aeronautica mondiale sta affrontando. Un rapporto di HSBC Global Research afferma che non “è esclusa la possibilità di un ulteriore consolidamento”, aggiungendo che i tre maggiori vettori cinesi – Air China, China Southern Airlines e China Eastern Airlines – probabilmente porteranno avanti trattative in questa direzione.
Secondo il rapporto, anche la quarta compagnia aerea cinese Hainan Airlines rientrerebbe nel consolidamento, visti i suoi problemi finanziari ben documentati nell’ultimo anno. Già a inizio anno circolavano rumors sul fatto che che uno o più dei tre maggiori corrieri cinesi potesse assorbire le operazioni di Hainan.
Il rapporto HSBC non elenca nessun altro vettore in grado di affrontare la fusione o il consolidamento, e rileva che i tre maggiori vettori “hanno già avuto una storia di operazioni di consolidamento all’interno della Cina continentale”. I “tre grandi” cinesi in effetti hanno intrapreso una massiccia ondata di fusioni nei primi anni 2000, dopo gli attacchi dell’11 settembre, secondo un preciso piano di consolidamento avviato dal governo cinese. Air China, ad esempio, ha acquisito una partecipazione del 22,8% in Shandong Airlines nel 2004, tre anni dopo aver acquisito Zhejiang Airlines e aver unificato le sue operazioni. La stessa China Eastern ha acquistato le operazioni di Shanghai Airlines nel 2009, ma ha mantenuto il marchio di quest’ultima. Nel 2003 ha assorbito le operazioni di China Yunnan e China Northwest Airlines. Per quanto riguarda China Southern, nel 2004 ha unito le operazioni di Xinjiang Airlines e China Northern Airlines.