Ginevra – La portacontainer Msc Talia, battente bandiera portoghese, ha subito questa mattina un attacco dei pirati. A segnalarlo è il rapporto di Praesidium International (PI), società italiana che opera nel settore della maritime security, la quale riporta che la nave, proveniente dal Togo e diretta verso il Gabon, ha prima registrato un forte rallentamento nella velocità del viaggio intorno alle 6,45 UTC (Coordinated Universal Time), per poi fermarsi definitivamente dieci minuti più tardi. Due indicazioni chiare, secondo PI, che la nave avesse subito un attacco da parte dei pirati e che gli stessi fossero riusciti a salire a bordo dell’imbarcazione e a prenderne il comando. L’attacco, puntualizza PI, è stato confermato da diverse fonti. Sette marittimi sarebbero stati sequestrati, tutti di nazionalità ucraina. I motori sono stati riattivati intorno alle 11.15 UTC e la nave ha poi proseguito il suo viaggio verso il porto della capitale del Gabon, Libreville.
Un’area del mondo, quella del Gabon, nota per gli attacchi frequenti dei pirati. Le cronache marittime informano che lo scorso 22 dicembre sono stati registrati diversi attacchi a ridosso del porto africano durante i quali è stato ucciso il capitano di una nave, di nazionalità gabonese, e presi in ostaggio 4 marinai di nazionalità cinese. Gli attacchi, in particolare, sono stati perpetrati contro 4 navi. Due delle quali erano pescherecci della Sigapeche, una compagnia sino-gabonese cui appartenevano i 4 marinai cinesi. La terza nave faceva parte della compagnia di trasporti marittimi Satram, con sede a Port-Gentil, in Gabon, mentre la quarta era una nave mercantile battente bandiera panamense.
Gli attacchi dei pirati sono ormai assidui nell’area del Golfo di Guinea, che si estende per circa 5.700 km (3.500 miglia) dal Senegal all’Angola. Il 15 dicembre un gruppo di pirati aveva attaccato una petroliera nei pressi del Togo e rapito 20 membri del suo equipaggio. Poche settimane prima altri 19 marinai erano stati rapiti a largo della Nigeria e il 4 novembre una petroliera, gestita dalla European Product Carriers Ltd, era stata attaccata da alcuni pirati, i quali i quali avevano preso in ostaggio 4 membri dell’equipaggio. Pochi giorni prima, al largo delle coste del Benin, altri 9 membri dell’equipaggio di una nave battente bandiera norvegese, il Dry Bulk MV Bonita, erano stati rapiti.
Secondo l’International Maritime Bureau (Ibm), l’82% circa dei rapimenti degli equipaggi delle imbarcazioni avviene nel Golfo della Guinea. Per questo motivo, lunedì 16 dicembre l’Imb ha dato indicazioni alle navi che percorrono il Golfo della Guinea di mantenersi ad almeno 200 miglia nautiche di distanza dalla costa, con una distanza preferibile di 250 miglia nautiche. In particolare, l’Imb ha avvertito che i pirati spesso dirottano le navi per diversi giorni, abbastanza a lungo per saccheggiare il carico e richiedere cospicui riscatti prima di liberare l’equipaggio.