Il CLPT di Trieste, intanto, comunica la sua adesione al fermo nazionale indetto dai sindacati Fisi e Confsafi dal 15 al 20 ottobre: in nessun altro porto la minaccia di sciopero dura sei giorni
Trieste – E’ scontro aperto fra le istituzioni e i promotori dello sciopero nazionale indetto da Fisi e Confsafi. E’ una “comunicazione urgente” della Commissione di Garanzia indirizzata al Gabinetto del Ministero (che fa riferimento agli scioperi generali proclamati nelle ultime ore dalla Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, di cui Fisi fa parte, e dalla Confederazione Sindacati Autonomi Federati Italiani, dal 15 al 20 ottobre) a dichiararne la “illegittimità” delle annunciate manifestazioni. Non solo: la stessa Commissione ha ritenuto “opportuno segnalare che le annunciate modalità di attuazione degli stessi destano particolare preoccupazione , per il possibile verificarsi, alla luce del delicato contesto sociale, di gravi comportamenti illeciti”.
La giornata
La protesta contro il Green pass parte dal porto Trieste, uno dei più importanti d’Italia, snodo cruciale per le merci di tutta Europa, ma potrebbe allargarsi come un domino in altri porti della Penisola come Genova, Gioia Tauro, Salerno e soprattutto in altri settori cruciali dell’economia. Sul piede di guerra ci sono infatti anche gli autotrasportatori, il 30% dei camionisti non è vaccinato, senza contare gli autisti stranieri che magari hanno vaccini non riconosciuti.
Nelle ultime ore, a Trieste il Coordinamento Lavoratori Portuali (CLPT) ha comunicato “la sua adesione allo sciopero generale nazionale proclamato dal sindacati Fisi, con sede a Eboli (Salerno) dal 15 al 20 ottobre 2021 per manifestare contro l’applicazione del Green Pass per poter lavorare”.
Con un comunicato diretto alle istituzioni locali, il CLPT ha precisato che “nei porti di Trieste e Monfalcone lo sciopero avrà le seguenti modalità: per i lavoratori giornalieri o con onorario spezzato per l’intero orario di lavoro a partire da venerdì 15 ottobre fino alla mezzanotte di mercoledì 20 ottobre: per i lavoratori a turni dall’orario di avvio del primo turno di lavoro che inizia nel giorno solare di venerdì 15 ottobre per 24 ore, ovvero fino alla fine dell’ultimo turno di lavoro del giorno mercoledì 20 ottobre, anche se lo stesso inizia e/o termina nella giornata solare di giovedì 21 ottobre”.
