Milano – Il Registro navale della Liberia (Liberian International Ship & Corporate Registry, noto anche come Liscr), secondo al mondo per grandezza, ha dato il via libera all’uso degli strumenti pensati da Rina per effettuare controlli e ispezioni da remoto sulle navi battenti bandiera liberiana. La decisione è stata presa alla luce della diffusione del Covid-19, che ha portato molti governi a limitare la libertà di circolazione delle persone, spingendo il settore marittimo ad adottare nuove soluzioni, comprese le ispezioni navali eseguite a distanza.
“La tecnologia Rina, ben rodata e affidabile, facilita le normali operazioni sulla nostra flotta, rendendo accessibili le navi quando lo spostamento dei surveyor è quasi impossibile. Con il 12% dell’intera flotta mondiale, il Liscr è sempre alla ricerca di tecnologie per innovare, aumentare la sicurezza e l’efficienza del settore e semplificare le attività dei nostri clienti”, ha dichiarato Alfonso Castillero, Coo of Liscr. Quella del Registro navale liberiano sarà un’operazione pilota, testata sulla flotta del gruppo d’Amico, “Ormai da anni, collaboriamo con Rina per applicare all’industria dello shipping la tecnologia, che in questo momento più che mai, si rivela indispensabile per ispezionare le navi a distanza quando la possibilità dei tecnici di andare a bordo è estremamente limitata”, ha aggiunto Salvatore d’Amico, fleet director di d’Amico Società di Navigazione e console onorario della Repubblica di Liberia.
Rina ha iniziato a sperimentare le ispezioni da remoto nel maggio 2019, nell’ambito di un più ampio progetto di digitalizzazione dell’azienda. Le soluzioni digitali comprendono ispezioni, registri bordo elettronici, training con la realtà virtuale e, in generale, tecniche di verifica da remoto. Dal maggio 2019 allo scorso febbraio il Registro navale italiano ha effettuato circa 300 ispezioni da remoto, mentre per il marzo 2020 ci si attende un deciso aumento delle richieste, con più di 60 ispezioni in programma. Il settore dello shipping in passato è stato poco propenso ad adottare nuovi metodi. Tuttavia, ora che le ispezioni da remoto sono state approvate dal Liscr, anche le altre Autorità di bandiera potrebbero ripensare l’obbligo della presenza fisica del surveyor a bordo.
“In futuro, l’uso di strumenti tecnologici per effettuare ispezioni da remoto potrebbe diventare una pratica comune – ha spiegato Nello Sulfaro, ceo di Rin Services -. Oltre agli strumenti per la remote inspection come droni e Rov, utilizziamo anche un sofisticato set con telecamera da applicare su un casco protettivo e una nuova app per lo smartphone. Quest’ultima è molto apprezzata, perché una volta scaricata sul cellulare gli ispettori del Rina possono prendere il controllo del dispositivo e ispezionare la nave attraverso un ingegnere del posto. Non ho dubbi: questa è la tecnologia del futuro”.