Cargo

Ispezioni a bordo, nessuno sconto per le navi considerate a rischio

Roma – I dieci regimi di PSC (Port State Control) hanno fatto sapere che, nonostante la riduzione del numero di ispezioni fisiche a bordo condotte nell’ambito della pandemia di Covid-19, continueranno a mettere nel mirino navi ad alto rischio o con problemi pregressi.

Durante una riunione online ospitata dall’Organizzazione marittima internazionale (IMO) i regimi dI PSC, costituiti dalla Guardia costiera degli Stati Uniti, dall’accordo di Viña del Mar e da Abuja, Mar Nero, Caraibi, Oceano Indiano, Mediterraneo, Paris Mou, Riyad e Tokyo, hanno convenuto che per proteggere sia gli ufficiali del PSC che i marittimi, continueranno a concentrarsi sull’ispezione delle navi ad alto rischio.

I regimi hanno anche riferito di aver adottato un approccio più “pragmatico, pratico e flessibile” durante la pandemia, riconoscendo che esenzioni, rinunce ed estensioni ai certificati sono state concesse da molti stati di bandiera. I regimi hanno tuttavia espresso il desiderio generale di standardizzare e armonizzare tali pratiche e politiche, “al fine di garantire un approccio coerente in tutto il mondo”. Alcuni regimi di PSC hanno anche pubblicato linee guida e informazioni sulla conduzione delle ispezioni delle navi durante la crisi, che saranno condivise sul sito web dell’IMO.