Londra – I modelli di aeromobili più vecchi saranno probabilmente le prossime vittime del Covid-19, nonostante il basso costo del carburante. E’ questa l’opinione degli analisti emersa durante un webinar organizzato dalla società consulenza aeronautica Ascend (Cirium).
“I jet a fusoliera larga a quattro motori” probabilmente risentiranno più di altri del peso della crisi, ha ammonito il capo della consulenza globale di Ascend, Rob Morris. “Il Boeing 747 è probabilmente arrivato alla fine della sua carriera. Ma anche l’Airbus A340-600 è minacciato”. Secondo Morris l’Airbus A380 “si è dimostrato straordinariamente poco flessibile. Ciò lo ha messo in una posizione difficile. Forse anche gli aerei a corridoio singolo di mezza età sono minacciati dalla crisi”.
Per il responsabile delle valutazioni di Ascend, George Dimitroff, gli aerei a doppio corridoio di mezza età “come l’A330, 767 e 777 Classic sono probabilmente i modelli più in pericolo”. Entrambi gli analisti ritengono che le compagnie aeree dovrebbero resistere alla tentazione di trarre vantaggio dall’attuale situazione del petrolio a basso costo riportando in servizio i modelli più vecchi e inefficienti delle proprie flotte. “Non sappiamo per quanto tempo il basso prezzo del petrolio rimarrà così basso”, ha detto Dimitroff.
“Nel momento in cui le compagnie aeree possono ottenere finanziamenti è giusto che vengano messe alla prova e giudicare in base alla loro capacità di acquistare aeromobili di nuova tecnologia ed efficienza”. Morris ritiene che, nonostante l’attuale crisi finanziaria, anche l’industria aerea non debba ignorare il proprio impegno a migliorare continuamente le proprie credenziali ambientali. “All’inizio dell’anno, prima della pandemia, pensavamo che l’ambiente sarebbe stato il problema dell’anno. L’obiettivo non deve cambiare solo perché abbiamo un’economia globalmente minacciata”, afferma Morris.
“Mentre le compagnie aeree discutono di pacchetti di aiuto con i governi, stiamo già iniziando a sentire le lamentele degli ambientalisti che, in modo abbastanza corretto, sostengono che i vettori potrebbero utilizzare fondi pubblici e, grazie ai bassi prezzi del petrolio, mantenere in servizio i modelli più vecchi e inquinanti. Gli aeromobili moderni sono più efficienti del 15%. Le compagnie hanno l’opportunità di dimostrare di essere a prova di futuro anche dal punto di vista ambientale“, aggiunge Morris.