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La crisi spinge il cantiere navale MV Werften verso l’insolvenza

La compagnia ha affermato che la continua pandemia, e in particolare l’emergere delle varianti Delta e ora Omicron, hanno avuto un impatto sulla ripresa delle sue operazioni di crociera

Il cantiere navale tedesco di Genting MV Werften si trova sull’orlo dell’insolvenza: malgrado le lunghe trattative, infatti, il governo federale e quello statale tedesco non hanno ancora varato l’assistenza finanziaria promessa. 

Genting Hong Kong ha chiesto la sospensione delle negoziazioni delle sue azioni in attesa di un annuncio, mentre in Germania la direzione del cantiere navale ha informato i dipendenti che non avrebbe effettuato i pagamenti degli stipendi di dicembre previsti per ieri.

Durante i burrascosi incontri con i sindacati, MV Werften ha sottolineato che l’azienda ha ancora saldi di cassa significativi, ma che a causa di una serie di prestiti in scadenza è stata costretta a posticipare il pagamento del salario alla prossima settimana. “Il cuore avrebbe voluto farlo e il registratore di cassa lo avrebbe permesso“, ha detto ai media tedeschi Carsten Haake, amministratore delegato di MV Werften dopo un incontro con i sindacati. “Abbiamo 30 milioni di euro di liquidità, ma ci sono impegni legali in base ai quali non siamo stati in grado di pagare gli stipendi”.

Un portavoce dei sindacati tedeschi ha affermato che “il futuro dell’attività è in bilico anche a causa di trattative finanziarie complicate dalla politica”. 

I cantieri navali hanno attualmente circa 2.000 lavoratori,1.600 dei quali sono impegnati su una nuova gigantesca nave da crociera chiamata Global Dream in fase di realizzazione per il marchio Dream Cruises appartenente all’azionista Genting. I lavori sulla nave sono stati ritardati più volte prima a causa della pandemia e poi dei problemi finanziari, ma si prevedeva che sarebbe stata consegnata quest’anno.

Il 2 gennaio 2022, Genting Hong Kong ha informato gli azionisti della situazione in quello che ha definito un annuncio volontario. La compagnia ha affermato che la continua pandemia, e in particolare l’emergere delle varianti Delta e ora Omicron, hanno avuto un impatto sulla ripresa delle sue operazioni di crociera.

Genting Hong Kong è la società madre di Crystal Cruises, con sede negli Stati Uniti, che ha ripreso le operazioni nell’estate del 2021, e di Dream Cruises, che gestisce navi da crociera con programmi limitati a Singapore, Hong Kong e, dalla scorsa settimana, Taiwan, così come Star Cruises, che ha appena iniziato le crociere in Malesia

Le difficoltà finanziarie di Genting e MV Werften sono iniziate nell’estate del 2020, quando tutte le operazioni sono state sospese a causa della pandemia. Genting Hong Kong ha completato una ricapitalizzazione basata in parte su garanzie sui prestiti del governo statale in cui si trova il cantiere navale e del Fondo di stabilizzazione economica del governo federale. Un prestito ponte iniziale fornito nel 2020 è stato utilizzato per completare la costruzione della Crystal Endeavour, una nave da crociera da spedizioni, mentre nel giugno 2021 Genting ha riferito di aver raggiunto accordi con la Germania per il sostegno finanziario per completare la costruzione de Global Dream.

A metà dicembre 2021, rischiando di violare il suo patto di liquidità minima, MV Werften ha cercato di prelevare 88 milioni di dollari da un “prestito di sostegno” fornito dallo Stato del Mecklenburg Vorpommern e dal fondo di stabilizzazione del WSF. Lo stato ha informato Genting che riteneva che la società non avesse soddisfatto le condizioni richieste per accedere al prestito, mentre Genting affermava di “soddisfare tutte le condizioni di prelievo”.

Genting ha chiesto un’ingiunzione per forzare il rilascio del denaro. Il tribunale inizialmente si è schierato con Genting, ma in seguito ha abbassato l’importo che Genting poteva prelevare e quindi ha deciso di sospendere qualsiasi pagamento immediato e ha ordinato un’ulteriore udienza prevista per l’11 gennaio. In attesa dell’esito dell’udienza e dei negoziati, Genting Hong Kong ha riferito di continuerà a considerare varie opzioni per far fronte alle potenziali esigenze di liquidità del gruppo.

Il quotidiano tedesco Oostee-Zeitung ha riferito che l’ex proprietario del cantiere ha espresso interesse ad acquistare gli stabilimento di Stralsund e Warnemünde da utilizzare con l’emergente settore dell’energia eolica offshore.