Cargo

Mercato in flessione, Maersk riduce il numero e la velocità delle navi

Maersk ha superato le aspettative degli analisti nel primo trimestre, ma ha avvertito che gli utili per il resto dell’anno saranno decisamente più deboli

Londra – La contrazione dell’economia in Cina, il calo dei noli e l’eccesso di ordini per nuove portacontainer induce il gruppo danese AP Møller-Maersk ad avvertire di uno “scenario radicalmente cambiato”: i profitti della seconda compagnia di navigazione container più grande del mondo sono crollati e sono aumentate le preoccupazioni per l’ondata di nuove navi che presto aggiungeranno pressione al settore.

Maersk ha superato le aspettative degli analisti nel primo trimestre, ma ha avvertito che gli utili per il resto dell’anno saranno decisamente più deboli anche se prevede un miglioramento della domanda nella seconda metà del 2023. L’amministratore delegato Vincent Clerc ha detto al Financial Times che “c’è la possibilità che la brutta situazione possa essere aggravata dal gran numero di navi ordinate dai concorrenti negli anni del boom e che dovrebbero essere consegnate quest’anno e nel 2024”.

Sia Maersk che Msc, leader di mercato, si stanno preparando a un 2023 difficile. L’utile operativo di Maersk è diminuito di oltre due terzi a 2,3 miliardi di dollari nel primo trimestre rispetto a un anno prima, ma ha superato le aspettative degli analisti che parlavano di 2 miliardi di dollari. I ricavi sono diminuiti di un quarto a 14,2 miliardi di dollari. Maersk è rimasta fedele ai suoi obiettivi per l’intero anno (2-5 miliardi di utili operativi) malgrado i volumi nel suo core business oceanico siano diminuiti del 9,4% nei primi tre mesi dell’anno, mentre le tariffe di trasporto sono diminuite del 37%. Maersk ha iniziato a fare navigare la flotta lentamente, riducendo la velocità di navigazione per risparmiare sui costi del carburante, e ha ridotto il numero di navi che noleggia nel tentativo di ridurre al minimo i costi.