Milano – Mercato a due facce per le navi cisterna. A prevederlo è l’ultima analisi di Bimco, la maggiore associazione indipendente mondiale dell’industria marittima, la quale spiega che la domanda sarà influenza positivamente nel breve termine in seguito alla rottura del “cartello” Opec + che ha innescato una guerra totale dei prezzi del greggio tra Arabia Saudita e Russia. Mentre nel lungo termine probabilmente si ridimensionerà per gli effetti contingenti del coronavirus che si faranno sentire sulla domanda mondiale di petrolio nella seconda parte del 2020.
Il motivo, secondo Bimco, è strettamente legato all’andamento delle tariffe dei noli che saranno influenzate in modo negativo dalla minore domanda di greggio a livello mondiale, anche se le previsioni stimano un indice dei tassi nella media per il 2020. Al di sopra del break-even, ovvero del “punto di pareggio” in cui ricavi e costi totali delle compagnie del settore si equivalgono ed i profitti aziendali sono pari a zero. Quello che sappiamo, puntualizza Bimco, è che al momento le tariffe sono molto elevate. Se e quando il contesto geopolitico lo permetterà, aggiunge l’associazione, il mercato però subirà un eccesso di offerta che si rifletterà sui noli i quali progressivamente scenderanno ad un livello più basso rispetto ad un anno fa.
Riduzione, conclude Bimco, che tuttavia non inciderà in modo negativo sui bilanci delle compagnie tanker perché la concatenazione degli eventi che hanno determinato l’attuale crisi geopolitica – e quelli che probabilmente seguiranno, poiché l’Arabia Saudita si sta preparando a inondare il mercato mondiale di petrolio – andranno a beneficio dell’industria marittima delle navi cisterna, riducendo i costi del carburante in un momento in cui la domanda di petrolio generalmente scende.