Firenze -“In attesa dell’avvio della “fase 2” delle misure anti Covid-19 e della riapertura delle attività, il presidente della Commissione Nautica e Economia Costiera di Confindustria Toscana Giovanni Costantino, presidente e amministratore delegato di The Italian Sea Group di Marina di Carrara, ha chiesto al Governatore Enrico Rossi la riapertura dei cantieri navali delle marine e dei porti turistici”: lo si legge in una nota.
“Un’azione di pressione che si rende necessaria anche considerando la non immediata disponibilità delle risorse economiche previste dal governo a sostegno delle imprese”. “La cantieristica e i porti turistici – sottolinea Giovanni Costantino – sono comparti con centinaia di utenti residenti o villeggianti, attività industriali e artigianali e anche borghi e centri commerciali, una fitta ed importante rete di indotti. Con l’avvicinarsi della stagione estiva occorre che l’avvio della fase di “convivenza” delle attività e della frequentazione da parte di clienti, turisti e diportisti, sia preceduta da una specifica regolamentazione di protocolli di lavoro e di procedure necessarie per assicurare l’obiettivo di contenimento della pandemia”.
Nella comunicazione della Confindustria Toscana si richiama anzitutto “la tutela della salute dei lavoratori, per cui la riapertura delle attività dovrà essere graduale e nell’altissimo rispetto delle distanze sociali, attraverso l’utilizzo delle svariate tipologie di DPI”
Per valutare lo scenario complessivo delle attività del comparto della nautica, gli imprenditori di Confindustria propongono alla Regione “l’attivazione di un coordinamento tecnico regionale con leassociazioni di categoria, gli enti e le Istituzioni marittime preposte alla vigilanza e controllo al fine condividere un protocollo uniforme ed assicurare che tutte le aziende di cantieristica e le infrastrutture portuali marittime per il diporto (porti, marine, porticcioli, approdi etc.) adottino le medesime procedure”.
La nota della Confindustria si conclude con la richiesta a Rossi di un incontro per poter considerare una “urgente riapertura, seppur parziale, dei cantieri navali, permettendo in tal modo il completamento delle imbarcazioni e yacht già allestiti, che consentirebbe ai molteplici cantieri navali toscani di riattivare il proprio sistema economico necessario al sostegno di quello produttivo”.