Così la coordinatrice nazionale di Italia Viva che aggiunge: “Mette a rischio porti come Gioia Tauro”
Roma – “La nuova tassa ‘green’ sul transito delle navi che la Commissione europea pensa di introdurre è assurda e va cambiata subito perché mette a rischio i porti di trasbordo europei, tra i quali quello di Gioia Tauro, che dà lavoro a 5600 persone tra lavoratori diretti e indotto”.
Lo afferma la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Nella direttiva Fit for 55 è prevista questa tassazione che dovrebbe servire a ridurre le emissioni di CO2 delle grandi navi. L’unico risultato sarà invece quello di danneggiare i porti europei del Mediterraneo, Italia, Portogallo, Spagna, Malta, a favore di quelli del Nord Africa. Se una nave partita dalla Cina – spiega Paita – fa trasbordo a Gioia Tauro prima di arrivare alla destinazione finale nel Nord Europa, si troverà a pagare una tassa maggiore rispetto ad un transito, ad esempio, in Egitto o in Marocco. Un delirio autolesionistico che non ridurrà di un grammo l’anidride carbonica emessa”. “È giusto tutelare l’ambiente – conclude la senatrice di Italia Viva – ma senza distruggere la struttura produttiva italiana e europea. Questo è l’approccio riformista e pragmatico che il centro vuole portare in Europa”.