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Portarinfuse, tornano a crescere gli ordini: nel primo trimestre firmati 61 contratti (+369%)

La stragrande maggioranza di questi contratti è stata firmata da società cinesi, che hanno in mano circa il 71% del portafoglio ordini

Londra – Un netto aumento degli ordini per nuove navi portarinfuse Panamax è stato registrato nel primo trimestre del 2023, secondo i dati diffusi da VesselsValue. Gli ordini sono stati 61, rispetto ai soli 13 dello stesso periodo del 2022, con un incremento di circa il 369%.

La maggior parte dei contratti è stata firmata da marzo, in coincidenza con un forte incremento dei noli. Dopo essere scese al minimo di due anni e mezzo, a circa 5.900 dollari al giorno a febbraio, le tariffe sono più che raddoppiate a circa 13.600 dollari al giorno, con un aumento di circa il 131%.

La stragrande maggioranza di questi ordini è stata effettuata da società cinesi, che hanno in mano circa il 71% del portafoglio ordini. Il Canada è al secondo posto con circa il 13% degli ordini e la Grecia al terzo posto con circa il 7%. Danimarca, Giappone e acquirenti non dichiarati rappresentano il resto con una quota di circa il 3% ciascuno. L’87% delle nuove navi è costruito in Cina e il restante 13% dovrebbe essere costruito nei cantieri giapponesi.

Come diretto risultato della maggiore domanda di navi portarinfuse di nuova costruzione, i valori delle navi da 82.000 dwt sono aumentati del 6,7% da inizio anno a 36,38 milioni di dollari, sempre secondo i dati di VesselsValue. L’ottimismo per il mercato deriva soprattutto dalla Cina e dai suoi sforzi per tornare alla ripresa economica, dando così impulso al carico secco.
Un momento particolarmente favorevole riguarda le navi per il trasporto di cellulosa.