Ancona – Sospeso il pagamento dei canoni per le imprese del porto di Ancona. A deciderlo oggi, con un’ordinanza, è stata l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale che ha applicato quanto previsto dal decreto Cura Italia del 17 marzo 2020. Il provvedimento riguarda le imprese portuali e i concessionari regolati dagli articoli 16, 17 e 18 della legge 84 del 28 gennaio 1994, ossia quelli che coinvolgono le aziende che si occupano del traffico passeggeri e della movimentazione delle merci.
L’ordinanza del presidente dell’Authority, Rodolfo Giampieri, stabilisce che i canoni di concessione demaniale delle imprese portuali e dei concessionari regolati dagli articoli 16, 17, 18 saranno sospesi dal 17 marzo al 31 luglio automaticamente, senza necessità di presentare domanda. Con questo atto, l’ente ha cercato di semplificare e velocizzare il più possibile i tempi di regolarizzazione per le imprese definendo una misura per facilitare le modalità di accesso alla sospensione del pagamento, tempistiche e tipologie di pagamento secondo la massima flessibilità consentita dal decreto Cura Italia. Le imprese interessate non dovranno appunto presentare domanda. Dovranno invece inviare il format, allegato all’ordinanza, soltanto se intendono chiedere una rateizzazione del canone dovuto, che potrà essere versato in massimo tre rate che scadranno il 30 settembre, 30 novembre e 31 dicembre 2020. Le aziende che vorranno pagare il canone in un’unica soluzione dovranno farlo entro il 30 settembre 2020.
“Le Autorità di sistema portuale vivono delle risorse che incamerano dai traffici portuali, quindi soffriamo a fianco delle imprese – ha detto il presidente Giampieri -. Nonostante questo, siamo consapevoli di dover fare la nostra parte per affrontare questa crisi e ascoltare i segnali che ci arrivano dal sistema produttivo. Abbiamo quindi utilizzato gli strumenti che la legge ci dà per cercare di sollevare, almeno un po’, il peso che le aziende portuali devono affrontare in questo periodo”.