Venezia – L’Autorità di Sistema Portuale (AdsP) ha emanato una circolare rivolta a tutte le aziende concessionarie dei porti di Venezia e di Chioggia comunicando la possibilità di sospendere il pagamento dei canoni demaniali fino al 30 settembre, come previsto dall’art. 92 co. 2 del D.L 18/2020. “In questo periodo di emergenza, gli amministratori pubblici sono chiamati a fare uno sforzo in più per alleviare le difficoltà di lavoratori e aziende e per sostenere il sistema produttivo nel suo complesso – ha dichiarato il presidente dell’Authority, Pino Musolino -. Il provvedimento rappresenta una delle prime azioni messe in pratica per concedere un sostegno alle imprese, che si trovano in queste settimane a dover far fronte ai costi addizionali delle misure di sicurezza per il personale e a una flessione dei traffici e degli ordinativi, e, conseguentemente, per salvaguardare i posti di lavoro”.
Musolino ha aggiunto: “Nonostante le difficoltà, i porti veneti non hanno, fino ad ora, mai smesso di operare garantendo l’approvvigionamento di prodotti e materie prime per la nostra economia e per le esigenze dello sforzo sanitario nazionale. Ringrazio tutte le oltre 1.200 aziende insediate a Venezia e a Chioggia e gli oltre 21.000 lavoratori che gravitano attorno ai nostri scali per la professionalità e lo spirito di sacrificio che dimostrano quotidianamente. Avremo bisogno di tutte le nostre risorse quando, al termine del lockdown, dovremo contribuire a rimettere sulle sue gambe e poi far correre il sistema industriale italiano”.
Vecon: al via “fast delivery” per le merci
Nel frattempo, Vecon, società del gruppo Psa, con il contributo delle associazioni di spedizionieri, agenti marittimi, spedizionieri doganali, trasportatori e con il patrocinio della Autorità portuale si è attivata per “identificare una corsia preferenziale per le merci strategiche al fine di assicurarne una loro rapida consegna, separandole da quelle bloccate ed in progressivo futuro accumulo nei piazzali, conseguente al fermo dei settori industriali imposto dal DcPM del 22/3”.
“In tutte le crisi si nascondono minacce ed opportunità – ha spiegato l’ad di Psa Venice-Vecon, Alessandro Becce -. L’emergenza in cui stiamo vivendo sta facendo emergere l’esigenza di rivedere non solo le nostre abitudini sociali, ma anche la necessità di cambiare alcune modalità di gestione del business per supportare la catena logistica in questo momento di estrema difficoltà per il Paese”. In anticipo rispetto alla attivazione della procedura, prevista per oggi, già 60 contenitori con elevata probabilità di ritiro sono stati identificati prima dello sbarco sulla prossima nave. “è la conferma dell’importanza del gioco di squadra e della collaborazione degli attori coinvolti – ha aggiunto Becce -: siamo certi che lo sforzo richiesto aiuterà tutta la filiera, migliorando la qualità del servizio per i clienti, riducendo i tempi di attesa per i trasportatori e gestendo in maniera più efficiente le operazioni portuali”.
La società Vecon informa infine che “si sta impegnando strenuamente per mantenere la piena operatività e rendere il luogo di lavoro ancora più sicuro. Tutto questo è possibile grazie anche al supporto della AdsP ed al contributo di tutti gli operatori coinvolti, ma soprattutto grazie ai lavoratori di Vecon, della Compagnia portuale di Venezia e delle organizzazioni sindacali ai quali va il più sentito ringraziamento dal parte dei vertici aziendali per il loro impegno e senso di responsabilità dimostrato”.