Genova – Giulio Schenone, numero uno di Sech, e Gilberto Danesi, manager della banchina genovese di Psa, adesso mettono fretta al presidente del porto di Genova Paolo Signorini: “La fusione va fatta in tempi brevissimi” spiegano i due in una lunga intervista al Secolo XIX in edicola questa mattina.

Interessante la parte sugli e emendamenti: “Noi non li abbiamo mai chiesti. Si sono mosse le istituzioni in maniera autonoma e così ha fatto Toti con la Regione. Non abbiamo sollecitato nulla” spiega Schenone, anche se viene difficile pensare che Toti abbia chiamato l’onorevole Vazio del Pd.
Infine la questione occupazione: “La fusione serve a scongiurare anche problemi su quel fronte” spiega Schenone che ammette come il terminal non stia andando bene: “C’è stato un calo del traffico”.
E su eventuali ricorsi? Il messaggio di Schenone è chiaro: “Il corvo non dica al merlo quanto è nero”.
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