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Rotterdam vede nero: container, Ro-Ro e materia prima affossano i traffici

Rotterdam – La forte recessione dell’economia globale causata dalla pandemia del coronavirus avrà un impatto importante anche sul porto di Rotterdam, lo scalo più importante in Europa. Le previsioni stimano un calo da aprile in poi fino al 20% dei volumi di merce su base annuale. Pesa come un macigno la crisi del segmento container che sconta una ridotta capacità del 25% della domanda sulla rotta Asia-Europa. In caduta anche il traffico Ro-Ro, direttamente influenzato da un progressivo declino dell’industria manifatturiera europea per effetto dei lockdown in diversi paesi comunitari che hanno di fatto interrotto le rispettive produzioni. In più è diminuito drasticamente il flusso di materia prima, minerali di ferro e carbone, verso l’industria siderurgica tedesca come diretta conseguenza della caduta della domanda da parte dell’industria automobilistica e delle costruzioni. Così come si sono ridotte le forniture di petrolio per la contrazione della mobilità. Anche se la volatilità del prezzo del petrolio, in questo caso, potrà portare a flussi commerciali più elevanti.