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Scioperi in Francia, già sette gasiere costrette a cambiare rotta. Colpite anche le raffinerie

La chiusura dei terminali francesi per un’altra settimana ostacolerebbe notevolmente la capacità della Francia di esportare gas nei paesi vicini

Parigi – I disagi per lo sciopero contro la prevista revisione dell’età pensionabile in Francia si sono protratti oggi, 15 marzo, per la seconda settimana nelle raffinerie e nei depositi francesi, con il blocco anche dei terminali di gas naturale liquefatto (GNL). Molti sindacati hanno infatti proclamato un ottavo giorno di proteste di piazza in tutta la Francia per contestare i piani del presidente Emmanuel Macron di aumentare l’età pensionabile di due anni, a 64 anni.

Almeno sette navi gasiere dirette in Francia hanno cambiato rotta verso terminal in Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna da quando è iniziata l’azione di sciopero. La chiusura dei terminali francesi per un’altra settimana ostacolerebbe notevolmente la capacità della Francia di esportare gas nei paesi vicini. Il 5 marzo, il giorno prima dell’inizio degli scioperi, le consegne dai quattro terminali francesi erano state pari a circa 1.165 gigawattora al giorno (GWh/gg), che sono scese a 600 GWh/gg il 6 marzo e sono rimaste a zero da martedì, secondo i dati Refinitiv. 

I tre terminali di GNL gestiti dalla sussidiaria di Engie, Elengy, dovrebbero rimanere bloccati fino al 21 marzo, ha confermato un portavoce della società. Il terminal Fluxys di Dunkerque, anch’esso interessato dallo sciopero, dovrebbe rimanere chiuso fino a venerdì mattina. Tra i raffinatori, il 42% del personale di TotalEnergies è in sciopero. Mentre le consegne dei prodotti raffinati sono state parzialmente bloccate, le operazioni di raffinazione sono proseguite. “Stiamo provvedendo alle spedizioni necessarie per mantenere in funzione le nostre strutture”, ha riferito ai media francesi un portavoce dell’azienda. Anche la raffineria di Fos, gestita dalla sussidiaria di ExxonMobil, Esso, è tornata in sciopero mercoledì. L’approvvigionamento elettrico francese da centrali nucleari, termiche e idroelettriche è stato sensibilmente colpito dallo sciopero: questa mattina la Francia aveva già importato circa 3,3 gigawatt (GW) di elettricità dai paesi vicini.