Circa la metà del portafoglio comprende armatori greci
Ginevra – Il gruppo svizzero UBS molto probabilmente ridurrà il portafoglio nel settore shipping da 10 miliardi di dollari detenuto da Credit Suisse. L’esposizione è stata ereditata come parte dell’acquisizione di emergenza di domenica, secondo quanto riportato mercoledì dal Wall Street Journal. “UBS potrebbe anche provare a vendere il portafoglio, ma così facendo potrebbe indurre i proprietari a spostare i propri conti altrove”, ha riferito il WSJ, citando persone che hanno familiarità con la questione. Circa la metà del portafoglio dello shipping comprende armatori greci che utilizzano i loro depositi nel braccio di gestione patrimoniale della banca come garanzia per finanziare nuove navi, ha aggiunto il rapporto.
Intanto, sulla delicatissima vicenda delle banche svizzere è intervenuta oggi Moody’s: secondo l’agebzia di rating, le restanti undici banche europee “troppo grandi per fallire” non faranno la fine del Credit Suisse, risucchiato in un vortice di sfiducia che ha provocato una costante perdita di depositi, minacciato la sua liquidità e costretto le autorità svizzere a schierare Ubs prima che la situazione precipitasse. “Nessuna delle restanti 11 G-Sib europee evidenzia le debolezze nel profilo di credito che hanno condotto alla perdita di fiducia degli investitori e dei depositanti” nel Credit Suisse, ha sottolineato Moody’s, ricordando i “diversi downgrade” subiti dal gruppo svizzero e sottolineando come anche quegli istituti europei che hanno avviato “profonde e costose” ristrutturazioni le abbiano ormai “largamente” completate.