“Il trasferimento delle merci, e in particolare gli alimentari e i farmaci, sulle isole sono garantiti, oltre ai collegamenti con le isole minori. Il Governo è intervenuto con grande tempestività, subito dopo il sequestro dei conti correnti e il conseguente blocco dei traghetti da parte della società Tirrenia in amministrazione straordinaria. Per mesi, Tirrena non ha risposto alle richieste dei commissari e ora non può scaricare le responsabilità sulla politica”.
E’ una presa di posizione durissima quella che Paola De Micheli, ministra dei Trasporti, ha preso nei confronti dell’armatore Vincenzo Onorato, patron di Moby e di Tirrenia.
“Il presidente Onorato è stato convocato da me e dal ministro Patuanelli domani alle 15, per rendere conto del comportamento di un’impresa che deve gestire un’attività di trasporto di servizio pubblico con soldi pubblici – aggiunge la ministra – . La pazienza ha un limite e il limite è stato superato. Il Mit ha riconosciuto sempre le risorse necessarie a Tirrenia, nei tempi previsti dai termini di legge e dei contratti, garantendo costante attenzione a tutti i problemi nel corso del tempo rivenuti. Confidiamo che domani Onorato si presenti alla riunione per affrontare la situazione con risposte concrete e non col e dichiarazioni che ci è toccato leggere oggi”-
Non si è fatta attendere la replica del gruppo Onorato: “La nostra famiglia non abbandona la Sardegna. Nonostante i commissari di Tirrenia in As, abbiano eseguito il sequestro conservativo sui conti correnti Cin, paralizzando l’operatività della compagnia, provvederemo come Moby, nelle nostre possibilità e fuori convenzione, a garantire i servizi di continuità territoriale ripristinando già da stasera la Civitavecchia – Olbia ed a seguire a partire da domani la Genova – Porto Torres e la Napoli – Cagliari. In un momento storico così grave, il gruppo Onorato, non abbandona la Sardegna e continuerà così a garantire i servizi essenziali ed il trasporto di generi alimentari, farmaci e presidi ospedalieri continuando un legame morale che dura da oltre 130 anni”.
A sera, sulla vicenda Tirrenia, interviene anche il presidente di Confitarma Mario Mattioli che assicura, a nome della confederazione che rappresenta, che “gli associati ed anche altri armatori, i quali già oggi garantiscono circa il 70% dei servizi, continueranno a servire i collegamenti marittimi con la Sardegna, la Sicilia e le isole minori per il trasferimento di merci essenziali tra cui le forniture mediche, i prodotti venduti nei supermercati e tutti gli articoli necessari per la vita quotidiana”. Mattioli aggiunge che gli è stato confermato che “è già in programma il potenziamento dei servizi attualmente esistenti. Di fronte alla difficile situazione del momento, i nostri armatori non si tirano indietro e confermano il loro impegno al servizio del Paese”.
Rassicurazioni che tuttavia non lasciano tranquilla la Fit-Cisl: “Confidiamo sul fatto che le istituzioni intervengano per garantire i diritti dei lavoratori di Tirrenia, sia in termini occupazionali che di reddito. Prendiamo atto dell’impegno del ministro dei Trasporti a garantire i collegamenti delle isole. Lo stesso impegno confidiamo che sarà messo in campo per i dipendenti di Tirrenia, vittime incolpevoli di una situazione ampiamente annunciata e che si sta trascinando da mesi”.