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Trasporto container, PIL: “Fallimento? Solo falsità, la società è in salute”

Singapore – “Voci false e tendenziose”. Teo Soing Seng Teo, managing director di Pacific International Lines (PIL), liquida così i rumors che da mesi circolano su un possibile fallimento della decima compagnia al mondo nel trasporto container. Il manager ha spiegato che la cessione di 6 navi da 12 mila Teu alle società Seaspan e Wan Hai Lines, annunciata a marzo, è stata portata a termine ad un “prezzo superiore alle valutazioni di mercato”. Cessione, ha puntualizza Teo Soing Seng Teo, che fa parte di un politica di disinvestimento conseguita da PIL negli ultimi sei mesi che ha portato nelle casse dell’azienda un patrimonio di 1 miliardo di dollari, ma che non è stata dettata non dalla necessità di ridurre il debito bensì di razionalizzare il portafoglio della proprietà, alla luce del contesto macro-economico sfavorevole.

Nel frattempo, PIL ha ceduto anche le sue fabbriche gestite dalla sua società sussidiaria quotata a Hong Kong, Singamas. Così come la sua quota di maggioranza in Pacific Direct Line e una dozzina di navi negli ultimi 16 mesi. Tuttavia, secondo indiscrezioni, alcuni dei fondi incassati da PIL sarebbero stati utilizzati dalla compagnia per estinguere debiti pregressi con alcuni fornitori di bunker. Anche in questo caso, Teo ha liquidato la pratica dichiarando che “si tratta di informazioni infondate”. In un contesto di mercato globale sempre più complesso e incerto, “PIL è rimasta resiliente in queste settimane avviando una razionalizzazione dei servizi che nei prossimi mesi si focalizzeranno sui principali mercati di linea in Asia, Medio Oriente, Africa, Oceania e Sud America”, ha dichiarato la società.