Shipping e Logistica

Violazione degli accordi sul prezzo del petrolio, gli Usa sanzionano tre armatori emiratini

Nel mirino del Dipartimento del Tesoro altrettante petroliere. Mosca sta vendendo petrolio a 85 dollari a barile

Washington – Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a compagnie di navigazione e navi che trasportano petrolio russo venduto al di sopra della soglia massima del prezzo deciso dal G7 (60 dollari al barile). Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti in una nota ha affermato di aver sanzionato tre società con sede negli Emirati Arabi Uniti e tre navi da loro possedute.
Le aziende prese di mira sono Kazan ShippingIncorporated, Progress Shipping Company Limited e GallionNavigation Incorporated. Le navi battenti bandiera liberiana colpite dalle sanzioni sono Kazan, Ligovsky Prospect e NS Century, la lista diffusa dal Dipartimento del Tesoro. Negli ultimi mesi i prezzi globali del petrolio sono saliti fino a circa 85 dollari al barile a causa dei tagli alla produzione e della scarsa capacità produttiva mondiale. Ciò ha contribuito a limitare l’efficacia del tetto imposto dal G7. Le esportazioni russe di greggio e prodotti petroliferi sono diminuite di 70.000 barili al giorno a ottobre, arrivando a 7,5 milioni di barili al giorno, secondo un rapporto l’Agenzia internazionale per l’energia (Iea). I ricavi stimati delle esportazioni sono scesi da 25 a 18,34 miliardi di dollari, e i prezzi del greggio e dei prodotti russi sono stati per lo più al di sopra del limite di prezzo del G7.